venerdì 14 novembre 2008

Urban Prayer

Dicono che sarà un inverno freddo.
Sì,ho sentito le previsioni del tempo e dicevano che sarà proprio un inverno freddo.
A me piace il freddo.Mi fa pensare...
Mi rifuggio tra I miei libri,la mia musica,la mia stanza,il mio mondo... I miei pensieri.
La città è fredda in questa notte.
Nei negozi ci sono già gli addobbi natalizi.Ci sono già I panettoni.La gente sta assumendo quell'aria ''ti sorrido perché tra un po' ci sono le feste sennò non ti calcolerei neanche''
non ti ho mai chiesto niente nella mia vita.
Ho passato la mia gioventù alla tua ricerca.
Ti ho cercato in ogni essere umano,in ogni luogo,in ogni animale,in ogni criminale,prostituta,pederasta,in ogni opera d'arte,in ogni melodia,in ogni film,in ogni pagina del libro.
Ti ho cercato in ogni lamento che in questi anni ho sentito.In ogni sorriso.
Ti ho sempre cercato.
Ho ripudiato I miei cari filosofi solo perché ti rinnegavano.
Ho odiato mio padre perché non ti considerava.
Ho provato disprezzo per ogni persona che usasse il tuo nome invano.
Ho passato la mia adolescenza chiedendomi di te.
Ho pianto alla vista di tuo figlio dilaniato dall'orgoglio umano.
Dall'ignoranza.
Dalla perversione.
Ho pianto alla lettura di versi che ti esaltavano.
Che raccontavano di te.
Non ti ho mai chiesto niente.Ce l'ho sempre fatta da sola nella mia vita.Ho sempre pensato che il momento che ti avrei chiesto qualcosa sarebbe stato per qualcosa di grande.
Ebbene eccomi.
Un'insulsa umana,priva di tutto con le mani incrociate e la testa china ti chiede un favore.
Beh me lo devi!
Ho visitato ogni tua dimora sentendomi impotente davanti alla tua grandezza.
Ho elogiato il tuo contrario perché è parte di te.
É il mio Jolly no?
Bene me lo gioco ora.
Lascialo stare.é ancora giovane.
Deve ancora soffrire tanto,deve ancora amare tanto.
So benissimo che poi spiccherà il volo quando sarà guarito ma non m'importa tu lascialo stare.
Amerà tante donne,vedrà tanti luoghi si dimenticherà di me... ma non m'importa.
È inesperto,l'arroganza della gioventù è ancora dentro di lui,deve ancora sporcarsi le mani di fango,deve ancora vedere I bassifondi di questa città...di questo mondo.
Deve ancora crescere.
Lascialo stare.
Verrà il suo momento ma non adesso.
Deve ancora provare il dolore di perdere un genitore,di mordersi le mani dal dolore al ricordo dei litigi futili fatti con loro.
Deve ancora scoprire quali siano le vere amicizia,i veri amori....i veri valori.
Deve ancora provare la gioia di avere un figlio,di scontrarsi con lui,di vederlo crescere,di sentirsi dire le stesse cose che lui diceva ai suoi genitori,di vederlo andare via.
Deve ancora scoprire la delusione.
Deve ancora scoprire che la tua grandezza è immensa.
Deve ancora leggere tanti versi di poeti a lui sconosciuti,deve ancora assaggiare cibi sconosciuti al suo palato,essenze che il suo olfatto ignora...
deve ancora sabotare tanti suoi tabù.
Ebbene per quanto misera e volgare risuona la mia voce ti chiedo di lasciarlo stare.
L'ho trattato male.
Ho pensato di allontanarlo perché soffrivo io più di lui.Ho pensato di lasciarlo libero dalle mie piccole ossessioni,insicurezze...
lascialo stare.Io l'ho fatto.
le nostre vite non s'incroceranno più,le nostre idee non si confronteranno più,i nostri corpi i nostri sguardi rien plus....
La mia attenzione non si fermerà mai più su di lui.
Niente in me parlerà più di lui,ma tu lascialo stare.
in questo mondo dove i sentimenti stanno diventando merce da vendere e comprare in un mercato dove regna l'ignoranza,dove l'amore ha il tempo contato,dove regna l'egoismo,dove l'ossessione per il tempo divora la mente umana abbi pietà per me.Per me che credo ancora nell'amore anche se molto probabilmente non lo dimostro.

Ho sentito una storia un po' di tempo fà raccontava di un Re che aveva un unico figlio.
Lo aveva allevato come un dio,non facendoli mancare mai nulla,aveva le più belle donne del mondo,ogni gioiello che la terra aveva nelle sue viscere doveva essere trovato per lui,
ogni cibo prelibato doveva gustarlo.
Ogni tessuto raffinato,ogni genere di cosa che questo mondo considera lusso lui lo aveva.
Un giorno il principe passeggiava per il suo bellissimo giardino.
Era tramonto.
Lui vestito di seta guardava le sue rose in quella luce che piano piano andava oscurandosi.
Vide la morte che lo stava guardando.
Era una donna con una lunga chioma,vestita con di nero.
Aveva un sguardo triste.
Il principe stette fermo a guardarla.
I suo cuore cominciò a battere forte.
Mai aveva provato una sensazione del genere.
Era paura.
Lui che non lo conosceva si sentì il cuore esplodere dai battiti.
Corse e prese il cavallo più veloce.
Passò deserti, montagne. Corse a lungo.
Si fermò in una piccola e sperduta campagna della Spagna.
Si sentiva sicuro in quel piccolo posto.
Il re uscì fuori piangendo pensando al suo unico figlio lontano da lui.
Incontrò anche lui la Morte che stava sempre nel giardino.
Il re furioso andò da lei e le disse '' non troverai mai mio figlio! È troppo giovane!''
''oh caro Re,e chi ha detto che sono venuta qui per tuo figlio? Sono quì solo per ammirare queste rose...
non facevo niente di male!''
e poi Caro re ....il destino di tuo figlio non si ferma qui,deve ancora passare un po' per il suo momento.
E poi la sua vita finirà in Spagna...